Paradigmi

Come possiamo compiere un salto di consapevolezza verso un nuovo processo evolutivo? Qui troverai delle linee guida per la pratica, affinché questo percorso diventi una parte essenziale della tua vita quotidiana.

heartmind Lab ti sostiene nella pratica, alla ricerca di un percorso consapevole tracciato dal cervello e guidato dal cuore, un nuovo paradigma basato su precisi protocolli che affondano le radici nel passato della tradizione orientale e hanno i rami protesi nel futuro della scienza contemporanea occidentale.

Di seguito potrai approfondire le Dieci ragioni del cuore in correlazione alle Dieci ragioni della mente e potrai comprendere le Dieci ragioni del corpo unite alle Dieci ragioni dell’energia vitale. Una volta esplorati questi punti, heartmind Lab ti introdurrà al paradigma dell’asse cuore-cervello, già noto alle civiltà antiche come connessione cuore-mente che, alla luce delle nuove scoperte scientifiche, il laboratorio ti aiuterà a riattivare.

Le dieci ragioni del cuore

  1. Il cuore è il luogo in cui l’energia vitale si trasforma in energia spirituale, sciogliendo tensioni e blocchi, attivando poteri ed energie fisiche e mentali.
  2. Imparare il linguaggio interiore del cuore è necessario per decifrare e interpretare i messaggi che provengono dai nostri stati interiori più profondi.
  3. Imparare il linguaggio del cuore significa non sentirci più a disagio nella nostra pelle e interrompere la creazione di situazioni paradossali all’origine di problemi all’apparenza insolubili, infondendo calma, serenità e coraggio.
  4. La Via maestra del cuore è l’evoluzione delle istanze vitali e ancestrali che condividiamo con tutti gli esseri viventi, con la natura e le energie fondamentali. Essa poggia sui pilastri della conoscenza intuitiva del cuore e sui pilastri della conoscenza razionale del cervello.
  5. Percorrere la Via del cuore significa instaurare un dialogo con noi stessi per capire e gestire con armonia le proprie sensazioni, emozioni e stati d’animo.
  6. Percorrere la Via del cuore significa annullare il conflitto tra ciò che la mente vuole e il cuore desidera.
  7. Nutrire il cuore significa farlo pulsare al giusto ritmo, così che il flusso dei pensieri non diventi caotico e confuso, e non ne offuschi il potere.
  8. Allenare il cuore significa trasformare l’energia delle pulsioni vitali, allineando le nostre intenzioni all’istinto di sopravvivenza, lotta e fuga che contraddistinguono gli esseri umani.
  9. Nutrire il cuore significa realizzare l’armonia funzionale interattiva tra intelligenza, emozioni, e impulsi, in cui il pensiero si fonde nell’azione e l’istinto selvaggio dell’animale si armonizza con la razionalità della mente.
  10. Quando il cuore interagisce in maniera profonda con la mente si ottiene equilibrio e serenità, flessibilità e resistenza, coordinazione e armonia.

Le dieci ragioni della mente

  1. Il mondo e la mente si riflettono l’un l’altra come due specchi e ogni essere umano genera il suo universo. Percorrere la Via della mente significa attivare nuove modalità del pensare non legate al linguaggio, aprendo a nuove realtà dimensionali dell’essere.
  2. Trasformare il linguaggio della mente significa accedere ad una retta visione di noi stessi e della realtà attraverso il distacco dai pensieri continui e disordinati, il blocco del rumore di fondo interiore, la creazione del vuoto mentale.
  3. Per avviare un processo di armonizzazione sensoriale interiore è necessario passare da un pensiero concettuale fatto quasi essenzialmente di parole al pensiero visuale fatto di immagini.
  4. Trasformare la mente significa allineare armonicamente istinto, emozione e ragione.
  5. Creare la nuova mente significa dare un ruolo centrale alla consapevolezza del fare (movimento), al potere della parola (suono) e alla potenza delle immagini (luce).
  6. Attivare la vista interiore permette alla mente di osservare se stessa, così che possa trasformare la consapevolezza del fare in consapevolezza dell’essere.
  7. Noi non siamo solo pensieri ma qualcosa di molto più vasto: il nostro pensiero concettuale è fisicamente incarnato nel corpo e nel cervello. Per una reale crescita interiore dobbiamo affrontare la questione da un punto di vista del nostro software mentale (i nostri programmi gestionali interiori) e del nostro hardware neurale (il cervello).
  8. La nostra mente interagisce con l’ambiente modificando di continuo la sua struttura.
  9. La mente umana non trascende il corpo ma è strutturalmente modulata dalla nostra fisicità ed esperienza corporea. Il movimento ha un ruolo essenziale nella formazione della mente: attraverso di esso non solo interagiamo con l’ambiente circostante, ma prendiamo coscienza del nostro corpo.
  10. Quando la mente si specchia nel corpo dispiega la sua potenza immaginifica e trasformatrice e ogni gesto acquisisce consapevolezza.

Le dieci ragioni del corpo

  1. Noi siamo il corpo, non abbiamo un corpo: il corpo consapevole è il nostro stesso essere in continuo divenire che testimonia la vita, che ci dice che la materia non è priva di spirito e che lo spirito non è separato dalla materia.
  2. Il corpo è un processo in continua trasformazione collegato al cuore, allo spirito e al soffio vitale, che si manifesta come struttura organica e matrice energetica.
  3. Il corpo diventa il centro delle nostre coordinate spaziali e temporali, non solo per orientarci e muoverci nello spazio, ma anche per lo scopo di percepire le relazioni tra i diversi oggetti, di cogliere nessi di causa ed effetto che, unendo sensazioni e azioni, formano la catena del pensiero.
  4. Il viaggio all’interno di noi stessi non è un viaggio di semplice scoperta e di esplorazione di un territorio preesistente sconosciuto ma un viaggio di creazione/costruzione.
  5. Per muoverci e agire nel mondo creiamo una sorta di mappa interiore basata sul linguaggio, che guida e orienta le nostre scelte e ci consente di costruire elaborate rappresentazioni di noi stessi e della realtà circostante. Essa è la forma privilegiata di comunicazione ma anche la più condizionante per una comprensione globale della realtà.
  6. Il corpo è il teatro dove si rappresentano le nostre metamorfosi, il laboratorio dove si svolgono i nostri esperimenti energetici, il cantiere dove si costruisce il nostro mondo e anche il territorio che ci fornirà le materie prime per compiere l’opera.
  7. Il corpo consapevole trasforma i sensi da semplici organi fisici a finestre dello spirito, aperte sia sul mondo esterno che su quello interno, in grado di decodificare i messaggi che da essi provengono.
  8. I movimenti del corpo intrattengono un rapporto sottile con il linguaggio e il pensiero.
  9. Le strutture del corpo e del cervello determinano i concetti che possiamo formare e i ragionamenti che possiamo costruire.
  10. Coltivare il corpo significa trasformare il corpo-organismo che consuma la vita in corpo-alchemico che nutre la vita, trasformare la volontà del fare in consapevolezza dell’essere, sviluppare il potere del corpo così che l’anima possa agire direttamente sul mondo.

Le dieci ragioni dell’energia vitale

  1. Per cogliere il senso del grande mutamento in atto in cui siamo coinvolti, occorre fondere l’approccio all’essere umano tipico della cultura orientale con quello peculiare del pensiero occidentale.
  2. Nella cultura tradizionale cinese il legame tra energia vitale e il nostro essere chiarisce quei percorsi a rete lungo cui si snodano le relazioni multidimensionali tra materia e spirito, corpo e mente, cuore e cervello, e tra campo energetico e corpo, mente e emozioni.
  3. Per effettuare il salto di consapevolezza verso il nuovo processo evolutivo è necessario passare dal “conosci te stesso” al servizio della vita, al “nutrire la nostra essenza vitale” al servizio di una conoscenza completa della natura umana.
  4. La conoscenza non scaturisce da un sapere esclusivamente mentale, intellettuale, astratto, ma da un sapere di ordine diverso, diretto e immediato, che nasce dall’esperienza di tutto il corpo e la mente, un sapere che è pratica attiva con tutto il nostro essere.
  5. La realtà processuale del corpo si può capire unicamente se si comprende la rete energetica della vita.
  6. Nutrire la vita è la premessa indispensabile per il superamento di tutte quelle opposizioni tra somatico e psichico, tra materia e spirito, tra coscienza individuale e coscienza universale, per arrivare a una visione unitaria dell’esistenza.
  7. L’atto primario del nutrire la vita ci riporta alla nostra natura essenziale, quella di un unico processo di ordine superiore che si sviluppa per condensazioni dello spirito. Solo allora si potrà comprendere il flusso della vita, l’energia vitale, la rete sottile che tutto interconnette.
  8. Somatico e psichico si fondono in un solo processo di ordine superiore, spirito e materia si riflettono, la coscienza individuale e quella universale diventano un solo flusso energetico, un unico fiume in cui scorre il senso della vita.
  9. Questo nuovo paradigma ci invita a conoscere la nostra anima nutritiva, a concentrarci sulla capacità di conservare e dispiegare il potenziale vitale di cui siamo investiti, senza il quale qualunque altro tipo di conoscenza risulta tanto vano quanto illusorio.
  10. Per coltivare l’energia vitale secondo questa visione, le scoperte scientifiche attuali vanno connesse alla saggezza esperienziale antica in modo tale che abbiano un riflesso concreto sulla nostra vita.

I dieci aspetti dell’asse cuore-cervello

  1. Per molto tempo il cuore è stato considerato “semplicemente” una pompa meccanica in grado di garantire la propulsione del sangue nel sistema circolatorio. I moderni sviluppi della biologia molecolare, della genomica funzionale e delle nanobiotecnologie stanno fornendo evidenze crescenti in favore dell’esistenza di una correlazione “cuore-mente” che si struttura già dalle prime fasi dello sviluppo embrionale. Prende quindi corpo l’idea di un asse cuore-cervello da tempo indicato da diverse culture orientali come essenziale nel determinare e mantenere l’equilibrio della persona.
  2. Il cuore manda al cervello molte più informazioni di quante non ne riceva dal cervello stesso. La presenza di un asse cuore-cervello in grado di controllare molte funzioni cerebrali e molteplici aspetti della sfera cognitiva è oggi una realtà assodata e in continuo studio per le sue intrinseche prospettive di benessere e di cura. Ogni alterazione di questo asse è portatrice di gravi squilibri fisici e psichici capaci di influenzare negativamente le dinamiche di molteplici organi e apparati.
  3. Ogni individuo è un piccolo pezzo della Natura. Viviamo in una moltitudine di segnali e di campi fisici: campi magnetici, campi gravitazionali. Il corpo umano è incessantemente attraversato da un gran numero di particelle cosmiche, onde di energie, elettricamente cariche o prive di energia.
  4. Le nostre cellule, incluse le cellule staminali, non solo sentono ma anche producono energie fisiche, generando e scambiandosi di continuo vibrazioni meccaniche, sia acustiche che subsoniche, come anche radiazioni elettromagnetiche e luminose.
  5. L’esposizione di cellule staminali umane a campi elettromagnetici e vibrazioni acustiche è in grado di differenziare tali cellule in senso cardiaco, neuronale, muscolare scheletrico e vascolare. Questa stessa strategia è in grado di rendere reversibile il processo di invecchiamento delle nostre cellule staminali: una sorta di macchina del tempo capace di riportare queste cellule ad un “tempo zero”, una realtà ancestrale in cui ogni trasformazione è ancora possibile.
  6. All’incirca ogni tre mesi noi rigeneriamo gran parte del nostro corpo. Le cellule staminali sono presenti in tutti i tessuti e sono responsabili del loro continuo “rinnovamento”. Il nostro organismo ha una intrinseca capacità di rigenerazione e noi siamo naturalmente orientati verso l’autoguarigione.
  7. Sfruttando la sensibilità della nostra biologia e delle energie fisiche si può avviare un percorso senza precedenti verso il recupero del benessere e dello stato di salute.
  8. In ogni forma di vita, come nell’intero Universo, tutto è movimento, vibrazione. La nostra vita contiene una apparente infinità di ritmi, dalle vibrazioni registrabili a livello atomico e molecolare, alla frequenza con cui si sviluppano le reazioni biochimiche.
  9. Sulla base del potere diffusivo delle vibrazioni sonore ed elettromagnetiche saremo molto presto in grado di utilizzare queste energie per raggiungere selettivamente le cellule staminali dove già si trovano, residenti in ogni tessuto del corpo umano.
  10. Nelle civiltà antiche la connessione tra cuore e mente era utilizzata per provocare quei mutamenti di coscienza necessari per accedere ad alti livelli di consapevolezza. Alla luce delle nuove scoperte, è necessario riattivare l’asse cuore-cervello che, oggi, per la maggior parte delle persone è un “sentire” soggettivo senza nessuna valenza operativa, ma che può tornare a diventare parte della vita quotidiana di ciascuno.